«Per percorrerla tutta servono almeno sei-sette giorni di cammino, che non è sempre facile», dice Giulio Ferrari, fisico della materia, con un dottorato in fisica quantistica teorica e computazionale e profondo conoscitore della Via Vandelli.
«Ci sono da attraversare due passi oltre i milleseicento metri e lì servono gambe e fiato. Le mappe riportano due tracciati, quello originale e quello che suggerisco, dato che la Via Vandelli ha oggi più forme, a tratti strada provinciale molto trafficata, a tratti sentiero erboso o di alta montagna con basamento in pietra. In località Vagli, in Garfagnana, invece, si interrompe, sommersa da una diga sormontata da un ponte tibetano».
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